Racconto Acque sconosciute (parte quarta)

Spumantra rimase senza parole e stregata dall’espressione dolce di quegli occhi, seguì la creatura fino all’estremità degli abissi marini. Aveva perfino accantonato la paura di nuotare e libera dalle angosce diventava sirena. All’improvviso strani animali emersero dalla zona più buia di quelle acque sconosciute e iniziarono a inseguirla. Anche altri terribili mostri ,che vivevano lì nascosti,  forniti di lunghi tentacoli dalla punta avvelenata cominciarono a darle la caccia… serpeggiando viscidamente.

-Stai attenta- urlò maga Corallina continuando a nuotare velocemente . La bella sirena però, per la fretta di scappare, rimase impigliata, con le sue pesanti ali, in un contorto cespuglio di coralli rosa.

-Aiuto, sono imprigionata , qualcuno mi aiuti- gridò forte , con tutto il fiato che aveva, cercando di avvisare la strana creatura che, non sentendola,  continuò  a viaggiare  verso gli abissi.

Spumantra, disperata e spaventata, cercò di divincolarsi ma  a ogni  movimento le ali s’imbrigliavano sempre di più fra gli splendidi rami di quel corallo. E mentre stelle marine scintillanti splendevano come gioielli sul fondo del mare, la bella sirena perse i sensi, punta dall’aculeo velenoso di uno di quei mostri che ahimè  l’aveva raggiunta. Uno sciame di pesciolini argentei, sfiorando il fondale sabbioso, dal quale affioravano grossi scogli cosparsi di strani fiori colorati, gli anemoni, superò la barriera corallina e con estrema velocità liberò le ali di Spumantra, sospingendola  via da lì  per portarla in salvo. Quando la sirena si risvegliò, distesa sopra la sabbia rosa, con le ali ancora fradice che le pesavano sul cuore, sollevo il viso e con enorme stupore scorse un banco di aragoste che marciavano come soldatini in fila, verso di lei.

-Ooooh!- Esclamò ,sputando minuscoli granelli di conchiglie dalla bocca. Spumantra non credeva ai suoi occhi, era sulla terra ferma, o almeno sembrava fosse proprio così, eppure intorno a lei centinaia di specie marine facevano bella mostra di sé fluttuando  in danze gioiose.

Era magica quella visione, tutto così magnifico, insolito, naturale? O era soltanto l’allucinazione causata da quella puntura velenosa?   -Non farti sciocche domande, sai già la risposta. Guarda dentro alla memoria del tuo cuore e capirai che questa è la realtà- Sussurrò una vocina dentro la sua testa. Quello che la circondava di tanta bellezza era il mondo marino, quelle erano le creature che abitavano nelle acque a lei sempre troppo  sconosciute . Erano semplicemente  le acque del mare  , quella distesa verde e  blu che sconfina nel turchese intenso per colorarsi  di arancione nei  tramonti estivi . Le correnti marine l’avevano trasportata in salvo e le sue ali non le erano servite per volare via da laggiù anzi, appesantite dall’acqua, avevano  contribuito a farla inabissare ancora di più scoprendo ai suoi occhi  quel mondo nascosto  al quale anche lei apparteneva. Poco a poco, mentre si rimetteva  seduta, i suoi pensieri fecero luce su una frase che quegli abitanti le avevano detto appena giunta lì. -Tu sei la sirena che salverà il nostro mare dal pericoloso mostro.-Mentre pensava e ricordava, un globo di luce violacea che sembrava uscito dal nulla, la colpì al braccio. Spumantra barcollò e cadde sprofondando la faccia nella sabbia. -Acciderbolina e per tutte le conchiglie sonore di questo mare  . Cosa sta succedendo ?-     -Alza la  testa e vedrai- le rispose l’amico granchio che nel frattempo l’aveva raggiunta fin lì per portarle  qualche tramezzino farcito da masticare.    -Ma è troppo buio  non si vede quasi niente. – Obiettò la sirena addentando affamata il primo boccone. -Guarda con più attenzione e smettila di parlare con la bocca piena- la rimproverò  il granchio.  Osservando meglio, sopra di lei, Spumantra   intravide un’ombra oscura ,molto più scura del buio,  che si spandeva come una macchia d’olio terrorizzando gli abitanti del mare…. e capì.

Scegli la colonna salmastra per il racconto 🙂

continua…

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